Presentazione Squadre 2023: AG2R Citroën
La Ag2r Citroën andrà ancora a caccia di classiche nel 2023. Negli ultimi due anni, infatti, la formazione di Vincent Lavenu ha aggiunto alle sue velleità di classifica nei GT (che la hanno portata a sfiorare un podio al Tour de France malgrado la partenza del suo uomo simbolo) per concentrarsi maggiormente sulle corse di un giorno. La vittoria di una classica WorldTour nel finale di stagione è la giusta iniezione di fiducia per la prossima campagna di primavera, con il sogno che resta ovviamente quello di conquistare una Monumento, magari con un maggiore contributo degli uomini più esperti, che sono stati ingaggiati per cambiare ritmo.
Gli uomini più attesi
La vittoria del GP de Québec ha issato Benoit Cosnefroy a uomo più importante del team in questo momento. Il corridore francese è dotato di un mix perfetto di resistenza e spunto veloce che ne fanno un uomo sempre pericoloso in percorsi come quelli delle Classiche delle Ardenne e, in generale, delle corse dal tracciato movimentato, come dimostrato con ormai una certa costanza negli ultimi anni. Nelle pietre, invece, saranno ancora Greg Van Avermaet e Oliver Naesen a dover guidare la squadra nonostante i risultati non esaltanti delle due stagioni appena concluse, nelle quali sono comunque arrivati piazzamenti di rilievo. L’ex campione olimpico ha faticato ad ambientarsi nel nuovo team, e in due anni solo in pochissime occasioni ha regalato prestazioni all’altezza di un corridore che in carriera ha vinto la Parigi-Roubaix. Naesen, invece, è tra i corridori che hanno fatto più fatica a superare lo stop imposto dal lockdown e, qualora non riuscisse a portare risultati, potrebbe essere costretto presto a reinventarsi un nuovo ruolo.
Alle spalle dei capitani, poi, nelle Classiche del Nord sta crescendo molto Stan Dewulf, che già da quest’anno è pronto a dare il suo contributo alla squadra in corse sempre più importanti. Anche se reduce da un 2022 meno brillante rispetto al 2021, il belga è un corridore ancora piuttosto giovane, ancora tutto da scoprire nelle gare sulle pietre (e non solo). Il 2023 può invece essere l’anno della consacrazione dell’austriaco Felix Gall, che ha già fatto vedere cose interessanti in salita, risultando estremamente competitivo nel Tour of the Alps 2022: ancora giovane (24 anni), avrà probabilmente a disposizione le sue carte da giocarsi lungo il calendario.
Nella formazione transalpina c’è anche un italiano, il veneto Andrea Vendrame, già capace di vincere una tappa al Giro. Il classe ’94 è un corridore molto veloce, in grado anche di piazzarsi nelle volate di gruppo, oltre che lottare per la vittoria in quelle a ranghi ristretti. Il trevigiano, poi, è anche bravo a inserirsi nelle fughe giuste ed è proprio in questo modo che ha ottenuto i migliori risultati della sua carriera.
La compagine francese, comunque, non si concentrerà solo sulle classiche, ma anche sui Grandi Giri, in particolare il Tour de France, che ha ovviamente sempre un sapore particolare per una squadra francese. Ne sa qualcosa Ben O’Connor, che nel 2021 ha vinto una splendida tappa della Grande Boucle a Tignes e ha poi chiuso quarto nella generale. L’australiano non si è ripetuto nel 2022 (pur chiudendo in top-10 la Vuelta) soprattutto a causa di una notevole dose di sfortuna, ma le sue qualità di scalatore ne fanno comunque uno dei candidati a un buon piazzamento, avendo confermato qualità importanti nelle occasioni avute. Nel caso uscisse di classifica, poi, il classe ’97 ha già dimostrato in più di occasioni di sapersi riscattare, magari dando la caccia ai successi parziali o alla classifica dei GPM.
Classifica dei GPM che è stata conquistata in ben due GT da Geoffrey Bouchard, che quindi ha sempre sfruttato le qualità di scalatore per provare a fare la differenza. Il francese sta iniziando anche a vincere, ma anche quando c’è da lavorare per gli altri non si tira mai indietro, dimostrandosi un perfetto uomo squadra. Nei GT si è spesso distinto Nans Peters, che ha vinto una tappa del Giro e uno del Tour. Dopo un 2022 opaco, il corriere francese vuole ripartire, andando a caccia di tappe con la sua qualità in salita.
In salita va molto forte anche Aurelien Paret-Peintre, che però è arrivato al punto in cui trovare la sua dimensione e prendere una decisione convinta sul suo futuro: sarà nelle le corse di un giorno o nelle corse a tappe? In squadra c’è anche il fratello, Valentin Paret-Peintre, che si è messo alle spalle la prima stagione da professionista senza particolari lampi, così come Antoine Raugel. Nicolas Prodhomme si è invece già dimostrato un buon pedalatore, cui però sembra fare difetto lo spunto vincente: anche per lui l’annata alle porte sarà da affrontare con il coltello fra i denti per cercare gloria in qualche tentativo da lontano.
In squadra c’è poi anche un reparto volate, ma né Marc Sarreau né Clément Venturini, per motivi diversi, sono riusciti a ottenere grandi risultati. Entrambi comunque restano gli uomini di riferimento del team negli sprint, soprattutto nelle corse transalpine, con il primo che spera di riuscire a superare i problemi fisici e il secondo che spera di trovare finalmente qualche vittoria in più facendo fruttare al massimo la sua regolarità, che lo porta molto spesso a ottenere dei piazzamenti. Altro atleta che può risultare prezioso soprattutto in chiave “punti” è Damien Touzé, che sa tenere botta nelle corse miste e pure difendersi nelle volate di media grandezza.
Tra i corridori di casa, poi, anche Dorian Godon è chiamato a un leggero riscatto. Dopo un 2021 positivo, infatti, il classe ’96 non ha ottenuto grandi risultati nel 2022, ma la squadra conta molto su di lui, soprattutto per le corse del calendario della Coppa di Francia. Mikaël Cherel è invece pronto a dare il suo contributo di esperienza e magari in chiave di visibilità, provando a mettersi in luce in qualche fuga da lontano, pronto comunque a dare un contributo alla causa dei capitani. Qualcosa in più, sul piano delle classifiche, potrà fare Clement Berthet, che sembra voler costruire la sua carriera con un ruolo da regolarista, sia nelle corse di un giorno che in quelle a tappe.
In chiave “straniera”, Michael Schär, Lawrence Naesen e Larry Warbasse sono ancora in servizio in casa Ag2r: il loro compito sarà quello di affiancare i capitani di giornata, con lo svizzero e il belga, fratello di Oliver, che sarà chiamato in causa in particolare sulle strade del nord. Un po’ di aspettative in più pendono invece sul finlandese Jaakko Hänninen: 25 anni e potenziale ancora non del tutto compreso, cercherà la continuità che finora gli ha fatto difetto nelle corse più importanti.
Le giovani promesse
Paul Lapeira è uno dei giovani su cui il team punta di più. Il classe 2000 francese vanta nel palmares giovanile la vittoria del Piccolo Lombardia e, ora che ha anche già accumulato un anno di esperienza nel WorldTour, il team potrà cominciare a affidargli qualche compito più importante. Ha invece corso solo pochi mesi tra i grandi nel finale di 2022, ma ha già fatto intravedere buone cose anche Valentin Retailleau, che ha sfiorato la vittoria in una tappa della Vuelta a Burgos. Ex campione nazionale tra gli Under-23, il classe 2000 appare dotato di una buona resistenza e di un discreto spunto veloce, qualità che ne fanno un potenziale corridore per le corse di un giorno.
A questi giovani, in ogni caso, nessuno mette pressione e di certo non si chiede loro di vincere. Tuttavia, c’è chi ha comunque già ottenuto delle vittorie, come Bastien Tronchon. Il corridore francese, prodotto del vivaio, ha corso la seconda parte del 2022 come stagista della prima squadra, prima di passare professionista in questo 2023. Il francese, comunque, ha fatto già conoscere il suo nome vincendo una tappa della Vuelta a Burgos, battendo Pavel Sivakov in una volata a due. Entra nella categoria professionale più importante anche Pierre Gautherat, anche lui reduce dal periodo di “tirocinio” portato a termine nella seconda metà del 2022: giovanissimo (19 anni) sbarca fra i pro con meno attese rispetto a Tronchon, ma con tanta voglia di imparare, provando magari a ritagliarsi qualche spazio nelle volate di gruppo. Altro neopro, arrivato dalla Tudor, è Alex Baudin, che sarà a tutti gli effetti un debuttante a livello WorldTour, dopo aver ottenuto risultati di peso nelle gare U23, fra cui una vittoria di tappa al Giro delle Valle d’Aosta. Potrebbe essere da subito un corridore interessante, capace di ritagliarsi qualche piccolo spazio.
Organico AG2R Citroën 2023
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